Scheda Tecnica:
Titolo: "17 modi per dirti addio"
Genere: Romance
Autore: Abbye J. Leen
(abbye_jleen su Instagram)
Prezzo cartaceo: 10,40 €
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Sinossi:
Ombretta e Isotta sono migliori amiche da sempre. Vivono in simbiosi, frequentano la stessa scuola, coltivano gli stessi interessi. Amano la musica, comporla e suonarla. La loro vita è spensierata e piena di gioia, fino a quando il destino non deciderà di farle crescere troppo in fretta. Hanno diciassette anni quando ricevono la peggior notizia di sempre. Le ragazze saranno presto divise, separate da qualcosa che va oltre il loro controllo. Ci vuole forza d’animo per affrontare situazioni che sono più grandi di noi, situazioni alle quali devi semplicemente arrenderti, che vanno oltre il proprio controllo. Alcuni lo chiamano destino, altri semplicemente vita. Ombretta a Isotta dovranno presto combattere. Così, Ombretta stila una lista di desideri, diciassette cose che vorrebbe fare prima di separarsi dalla sua migliore amica. Diciassette cose che Isotta cercherà di realizzare ad ogni modo. Viaggiare, emozionarsi, innamorarsi: anche di fronte a ostacoli che paiono insormontabili, le due amiche riusciranno a realizzare gran parte dei loro sogni. Sempre insieme, sostenendosi l’una con l’altra. “Non importa dove sarà la tua anima, il tuo cuore sarà sempre con me”, è una promessa, la loro. E se Isotta cercherà in ogni modo di lasciare all’amica un buon ricordo del tempo passato insieme, toccherà ad Ombretta il compito più difficile: preparare Isotta al dopo di lei. Farà di tutto per accertarsi che l’amica non resti sola, che riceva l’amore che merita, le attenzioni di cui necessiterà quando per lei non ci sarà più tempo. Ombretta avrà alti e bassi, ma cercherà di vivere appieno il tempo che le rimane. Il suo obiettivo diventerà lasciare un ricordo di se che non sia collegato a dolore e sofferenza. Godrà appieno di ogni esperienza, di ogni istante. Ma non sempre sarà in grado di controllare le proprie emozioni soprattutto quando, pur senza volerlo, verrà a conoscenza di un segreto che la madre custodisce sin dalla sua nascita. Un segreto che farà male a molte persone, ad Isotta in particolare. Un segreto che conserverà gelosamente dentro di sé per non far soffrire Isotta. Sarà Alex, giovane e affascinante psicologo, ad affiancare le due ragazze lungo il tortuoso cammino che dovranno percorrere. Alex prenderà Ombretta sotto la sua ala protettrice, aiutandola a rendere il peso delle sue nuove consapevolezze meno grave e a vivere serenamente il peggior periodo della sua vita. Non riuscirà però a fare lo stesso con Isotta, per la quale nel suo cuore nascerà un tenero sentimento. I due dovranno affrontare molteplici ostacoli fino a quando il destino busserà nuovamente alla porta delle due ragazze. Un grave incidente spariglierà ancora una volta le carte sulla tavola, obbligando Isotta ad affrontare in un sol colpo due dure consapevolezze. Incapace di dare ordine e senso ai suoi sentimenti, annientata dal dolore, Isotta si allontanerà da Polignano al Mare, dalle persone e dai luoghi che per lei, ora, sono sinonimo di dolore e bugie. Un luogo, infine, in cui non si sente più a suo agio con se stessa. Isotta si ritroverà a combattere contro ciò che prova, con i sensi di colpa, con la difficoltà di lasciarsi andare ai sentimenti. E Alex non sempre sarà in grado di starle accanto, commetterà errori, avrà delle debolezze… ciò nonostante il suo cuore, il suo animo, la sua mente, saranno sempre e solo legati a quella giovane donna cresciuta troppo velocemente. Diciassette modi per dirti addio parla di amicizia, di perdita, perdono e amore, quell’amore capace di superare ostacoli e confini che sembrano insormontabili.
Recensione:
Nella vita luce e buio coesistono in un rapporto di subordinazione estremamente complesso da concepire...in realtà, pochissime persone sono in grado di osservare e accettare questa natura biunivoca nella quotidianità umana.
“17 modi per dirti addio” è il primo libro che da quando ho memoria è riuscito, con parole semplici e al tempo stesso imponenti, a trasmettermi il vero senso di tale realtà.
Non credo che questo romanzo abbia bisogno di particolari presentazioni; le poche parole spese in questa breve introduzione non gli rendono giustizia e non devono farlo: ci sono storie che vanno assaporate con l’anima e non ho alcuna intenzione di rubare la poesia che si cela tra le sue pagine e farla mia soltanto per aprire un piccolo sipario all’immensità che c’è in questo libro per due motivi: non sarei in grado di farlo neanche se volessi e non posso farlo perché il percorso che si prospetta in questa lettura va fatto senza premesse, senza ma, senza se, senza alcun condizionamento esterno.
Pertanto mi limiterò soltanto a battere sulla tastiera del PC le mie emozioni, i miei sentimenti ed il barlume di bellezza che ho sentito palpitare al ritmo del cuore dentro me quando ho poggiato lo sguardo sulle righe incise dall’inchiostro di Abbye.
Non è semplice parlare di malattia al nostro mondo...così legato al superfluo da non essere più capace di comprendere l’essenziale che si nasconde in un abbraccio, in una carezza o semplicemente in un gesto di umanità.
Eppure l’autrice ha deciso di partire proprio dal peso di questo dolore e di mostrare ai lettori che ci sono ancora individui capaci di amare, di vivere davvero e di accogliere tutto ciò che ne consegue.
Ho amato questo libro perché parla di sentimenti intimi e struggenti senza vergognarsene, perché racconta di storie vere, di emozioni reali, di disperati bisogni e di urgenze d’amore.
E lo fa senza remore, senza maschere, senza sotterfugi.
Spoglia di ogni corazza i personaggi e scava a fondo nel loro “essere perennemente erranti”, portando a galla i pezzi di un puzzle che si è dimenticato soprattutto in questi anni e che parla di valori. Quello che mi sento di dirvi in merito è banale rispetto a quanto meritereste voi e questo romanzo.
In ogni caso, voglio provarci lo stesso, sfruttando proprio una sua citazione:
“Voglio aiutarti ad affrontare il dolore che hai dentro e quello che verrà, perché sarà più forte e inevitabile…”
Ma come si fa ad affrontare il dolore? E come si aiuta qualcuno ad affrontarlo? Se cercate anche voi queste risposte, credo che siate capitati nella recensione giusta…”17 modi per dirti addio” alimenta dubbi, crea incertezze...ma alla fine di tutto, aiuta a comprendere cose che prima si ignoravano o non si conoscevano.
E se a lettura conclusa vi verrà da piangere, fatelo.
Abbye ci insegna che il dolore va affrontato...e qual è il modo migliore per adempiere a questo compito, se non raccogliendo la propria fragilità?