Recensione "Tenebris" - Stella Fabri


Scheda Tecnica:


Titolo: "Tenebris"

Genere: Urban fantasy

Autore: Stella Fabri (ellisbellbooks su Instagram)

Prezzo cartaceo: 13,20

Link d'acquisto: clicca qui


Sinossi:

Alla vita di nobildonna, Katrina Black alterna quella di cacciatrice di Tenebre. A un ballo ritrova Dorian Sciavi, un suo caro amico d'infanzia, e insieme decidono di affrontare le Tenebre per risolvere un caso di omicidio. In realtà tutto conduce alla leggenda dell'anello di Maria Antonietta, secondo cui chiunque lo metta al dito verrà decapitato dal fantasma della defunta regina, ma i due dovranno difendersi con tutte le loro forze per riuscire a scoprire cosa si cela davvero dietro l'anello con il diamante blu. Insieme capiranno che la forza dell'amore non ha eguali e che la volontà di vivere è più forte di qualunque altra cosa.

Recensione:


Qualche anno fa il mio professore di letteratura, uomo profondamente innamorato del suo lavoro ed adorato da tutti i suoi alunni (me compresa), vedendo nel mio sguardo l’animo di un lettore deluso dalla lista infinita di romanzi che, pur essendo ottimi, si dimostravano prontamente inconsistenti e poco affini a ciò che prediligeva, mi disse: “Non demordere e non smettere mai di cercare. Capirai di tenere un capolavoro fra le mani solo quando, alla sua ultima parola, ti sembrerà di aver colmato quel posto vuoto del cuore che pensavi non avresti mai riempito”. 

Dopo due anni dal giorno in cui questa frase divenne il mio chiodo fisso, in particolare negli ultimi mesi, sono riuscita a capirne il significato e a sperimentarlo sulla mia stessa pelle.


“Tenebris”, come pochi libri letti finora, rientra nella categoria dei capolavori indimenticabili.

Emozionante, travolgente, incantevole...sono aggettivi che non gli rendono giustizia: mi ha dato tutto quello di cui avevo bisogno e sintetizzare in una recensione un contenuto così edificante mi sembra sacrilego. 

L’uomo può scegliere da che parte stare.
Ditemi se è possibile elaborare in poche righe il significato di questa frase e trasmettere le sensazioni contrastanti che si percepiscono quando gli occhi vengono accarezzati da un’espressione del genere.

Ogni suo singolo elemento è intenso per chi lo sente veramente dentro sé.

L’uomo scrive l’autrice.
Non l’essere umano. 
Non l’animale.
Non uno qualsiasi.
Ma l’uomo: quello che i Greci chiamavano “ἀνήρ |anḕr|” ed i Latini “vir”; quello che si distingue dal volgo per le sue virtù ed il suo spirito critico, quello che sa scegliere.

Può scegliere.
Wow. Che meravigliosa combinazione.
Non un comando, ma un invito.
Non un obbligo, ma un potere.
Non un fattore esistenziale esterno, ma qualcosa che vive ardentemente nell’uomo.

Quanta poesia...e non è tutto qui, adesso arriva il sintagma che determina l’indiscutibile valenza di questa frase:

da che parte stare.
Ci rendiamo conto? Abbiamo la possibilità di decidere cosa fare della nostra vita indipendentemente dai giudizi esterni, dal pensiero altrui o da qualsiasi altra cosa che non siamo noi stessi e questo, per quanto lo si voglia nascondere, è il privilegio più grande che possa avere un essere...che sia inventato o meno, che ne sia consapevole o no.

E quindi mi viene da chiedere: non è arte? Non è forse bellezza ciò che si cela dietro la sostanza di queste poche parole? Sono certa che sappiate rispondere da soli.

Una storia intrisa di angoscia, coraggio, umanità, Tenebre ma soprattutto di amore vero e genuino, quello che resiste alle intemperie dell’esistenza e che rimane in piedi nonostante tutto e tutti. E poi, ogni singolo capitolo trasuda determinazione e volontà di vivere a discapito di qualunque cosa...perché la vita è proprio questo: una lotta quotidiana ma va preservata ed amata.

Non c’è nulla di più incredibile del respiro presente.
Non c’è nulla di più sublime di un attimo ancora sulla Terra.

Ecco cos’è l’uomo.
Ecco cosa è nascosto tra le pagine di quest’opera d’arte.