Recensione "IL MENDICANTE ARABO"- Dario Esposito

 



Scheda Tecnica:

Titolo: "IL MENDICANTE ARABO"

Genere: Spy story

Autore: Dario Esposito

Prezzo cartaceo: 15,00€

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Sinossi:

Vittorio Baiamonte è un affascinante uomo prossimo alla sessantina, dalle apprezzate doti umane e dai molteplici interessi, ma è anche un agente dei Servizi Segreti italiani. Vive in una nota località turistica dell’Italia Meridionale dove le sue giornate scorrono in una atmosfera di serenità e tranquillità, tra la gestione della sua tenuta, un caffè al solito bar, una sortita di pesca con la sua barchetta, un sorso di buon vino, uno scambio di battute con qualche amico. Un summit di Ministri dell’Unione Europea, lo vedrà ufficiosamente coinvolto con quello che dovrebbe essere un semplice compito di supporto. Si troverà invece ad affrontare una serie di attentati nonché l’imprevedibile incontro con un amore degli anni lontani.

Recensione:

Un genere letterario quasi dimenticato.
Un’atmosfera straordinaria in un contesto ordinario.
Uno stile impeccabile e minuzioso.

Questi tre elementi rappresentano, concretamente, ciò che coesiste nella produzione letteraria “Il mendicante arabo” edita Edizioni Mea e firmata “Dario Esposito”.
Dalla narrazione accattivante e dalla singolare stesura, il romanzo in questione si presenta nell’immediato innovativo e travolgente ma non per questo distante dal passato. 
La dimensione temporale si colloca, infatti, nei ricordi di un narratore onnisciente che, fin dai primi capitoli, apre il sipario ad una realtà molto vicina a quella del lettore lasciando che si immedesimi subito e con naturalezza alle circostanze esposte.
Le parole scivolano rapidamente sotto gli occhi di chi le legge perché accompagnate da una scrittura precisa ma equilibrata, priva di ampollose espressioni ma gremita di termini ricercati. Nel complesso, è piacevole trovare queste caratteristiche in un libro che definirei accessibile ad un ampio pubblico e pertanto raro nel mercato odierno.

Ambientato in una famosa località turistica dell’Italia Meridionale, ogni fatto raccontato si ramifica in una realtà verosimile e molto vicina a quello del lettore stesso che, nello splendore dei luoghi palesati e descritti in maniera magistrale dall’autore, riesce ad immedesimarsi pienamente nella storia che accarezza i capitoli di questo romanzo.
In qualità di spy story degno di nota, la tensione palpabile nell’atmosfera di certi momenti narrativi calza a pennello con la concatenazione di eventi che in un primo momento sembrano essere accostati l’un l’altro senza alcun carattere comune ma che in realtà sono legati da un filo conduttore estremamente pertinente e logico rispetto alle conseguenze ultime della storia.

Particolarmente incisivo e sorprendente, è l’incontro inaspettato del protagonista con una persona appartenente alla sua vita passata la quale rivestirà un ruolo particolare di cui, però, non farò riferimento in questa recensione.

Il finale, per il quale spenderò poche parole perché chiunque si voglia cimentare in questa lettura possa farlo senza rivelazioni indesiderate di punti salienti da parte mia, ha il sapore dolceamaro di un percorso il cui scopo implicito, la piena consapevolezza della realtà in cui vive il protagonista, è stato assolto ma non senza qualche delusione che si dissolve solo nelle ultime righe a seguito di una scelta, andare via.

Concludo l’articolo esprimendo il mio parere positivo in relazione a “Il mendicante arabo” che non si è dimostrato solamente un romanzo ben scritto, ma soprattutto una produzione letteraria gremita di riflessioni importanti.
Posso affermare con sicurezza che sono felice di aver intrapreso questa lettura, fondamentalmente, perché è stata motivo di una crescita personale sotto ogni punto di vista.

Consiglio questa lettura a tutti coloro che non hanno mai smesso di crescere e che hanno voglia ancora di lasciarsi sedurre dal fascino della parola.